giovedì 26 luglio 2012

Video - Recensione "Il resto di niente"

Finalmente ho caricato il mio primo, vero video!
Si tratta della recensione de "Il resto di niente", di Enzo Striano. E' un libro piuttosto conosciuto e apprezzato, basti pensare che ci hanno tratto anche un film, reperibile su YouTube. Tuttavia io continuo a non gradirlo. E nel video spiego le mie ragioni...
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ps: alla fine del video c'è un link al video backstage. Diventerà funzionante stanotte sul tardi, quindi non allarmatevi! =) Pazientate e tutto andrà bene! XD



7 commenti:

  1. Ottimo ma il backstage alla fine...rende il tutto maledettamente amatoriale...i backstage sono anch'essi abbastanza costruiti, si inseriscono, secondo un progetto e rispettando una ben definita consecutio temporum, le "migliori scene sbagliate", ovvero quelle scene che pur non potendo far parte del film perchè, appunto, sbagliate, hanno comunque un contenuto, in genere comico, che può completare lo spettacolo. Qui non vi è valore aggiunto, sembra che tu ti sia dimenticata accesa la telecamera. Consiglio di evitare, se il backstage non aggiunge plusvalore al filmato. Molto simpatico invece il "moroso che sbadiglia", informazione che sostiene con classe il rumore in sottofondo. Comunque ottimo.

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  2. Aspetta... l'angolo backstage l'ho inserito solo per mettere il link al vero backstage (bisogna cliccare sulla scritta *angolo backstage* che se noti è incorniciata): un video a parte che sto caricando adesso e che sarà operativo in nottata. Quello è costruito, come dici tu. E secondo me fa anche ridere.
    Grazie comunque del commento, dei complimenti e dei consigli ;)

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  3. Non sono convinto che sia corretto dire che un libro faccia schifo per ciò che descrive, al limite può fare schifo per come lo descrive. Se ti sono venuti i conati di vomito, ma quello era l'intento dell'autore, allora vuol dire che è riuscito molto bene nel suo intento. Posso capire che magari ciò che viene descritto non sia di tuo gusto, ma qui si rientra nel campo della soggettività (cosa comunque da te sottolineata a inizio recensione, quindi mi va bene).
    Altro appunto... le imposte sempre aperte... va bene così, non è un errore... si tratta di una figura retorica chiamata ellissi (da wikipedia: All'interno di una frase, consiste nell'eliminazione di alcuni elementi al fine di dare al periodo concisione e coesione).

    Ovviamente Anonimo_SK :-)

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    1. Bah, sarebbe come dire che se un bar offre tazze di diarrea e a uno o due piacciono è riuscito molto bene nel suo intento; certo, anche in quel caso la soggettività è salva!

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    2. No, non iniziamo subito a confondere la mer*a con la cioccolata...
      Per usare l'esempio del bar... se tu vai in bar diversi troverai diversi tipi di caffé, diverse tostature, diverse miscele, magari arabica e robusta assieme, a seconda del gusto che chi ha preparato quel caffé voleva ottenere... Ora, un 100% arabica è diverso da un liberica, e magari a te uno può piacere e l'altro no... ma c'è differenza se quel caffé non ti piace per il suo aroma o perché chi l'ha preparato l'ha tostato male, o l'ha bruciato nella caffettiera, o perché ha la macchinetta che funziona male e ci sono finiti dentro una tonnellata di fondi.
      Dunque, a mio avviso la varietà di caffé è confrontabile con il genere di un libro, e l'autore sceglie come miscelare le parole per ottenere un dato risultato, stimolare determinati sensi e provocare determinate reazioni nel lettore. Ora, sempre a mio avviso, lo scrittore non fa un buon lavoro nel momento in cui fallisce in questo, non se riesce ma al lettore non piace ciò che è descritto.
      Spero di essermi spiegato.
      Anonimo_SK

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    3. E' questo il problema, caro Anonimo... questo libro, dal quanto esagera nelle descrizioni orride, fa proprio pensare che abbia tostato male il caffè...
      Vero, lo scrittore fa un buon lavoro se raggiunge il suo intento, ma concorderai che è abbastanza sbagliato partire con l'intento di orripilare chi legge se il genere del libro non fa parte degli horror, ma delle biografie storiche... l'autore ha un tantino sbagliato priorità, non trovi?

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    4. Io non ho letto questo libro, e non sono quindi in grado di dire se sia scritto bene o male, ma a prescindere che si tratti di una biografia o un horror, tu non puoi contestare l'intento, al massimo puoi contestare l'esecuzione. L'autore sceglie cosa mettere in risalto, a te decidere se l'ha fatto bene o male. Mi spiego meglio: mi è capitato di leggere un paio di biografie di Caio Giulio Cesare, e mentre in una se ne metteva in evidenza il genio militare, nell'altra veniva evidenziato il suo lato pedofilo, ma in entrambi i casi non è stato fatto altro che descrivere la verità, o almeno la verità presunta. L'occhio vede ciò che vuole vedere, e ognuno è libero di raccontare una storia dal suo punto di vista, e non ne esiste uno giusto e uno sbagliato, al massimo uno condivisibile e uno non condivisibile.
      Tu puoi non condividere la scelta di Striano di mettere in evidenza cose orripilanti e trascurarne magari altre che ti sarebbe piaciuto trovare nel libro, ma non dovresti dire che ha sbagliato, altrimenti chiunque non la pensasse come te sarebbe in errore.
      Se invece vogliamo parlare di stile e tecnica, oramai dovresti sapere bene come la penso, e su questo potremmo discutere per giorni interi. Ma una recensione dovrebbe basarsi su elementi oggettivi e confrontabili, altrimenti avrà valore e utilità solamente per chi la pensa come te.
      Oltretutto, a mio avviso, trascuri il fatto che l'autore è nato nel 27, e che ha vissuto in età infantile la seconda guerra mondiale, il che può far pensare che abbia visto cose che noi umani... quindi magari il suo concetto di orripilante potrebbe essere stato un tantino diverso dal tuo...
      Ovviamente... IMHO :-)
      Ciao.
      Anonimo_SK

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