venerdì 13 gennaio 2012

Lezione 4 - Impaginazione

Nella lezione precedente vi ho parlato delle pagine che vanno o, comunque, andrebbero scritte per completare un capitolo, parte di un romanzo o di qualcosa di ancora più corposo. Sono stata volutamente laconica riguardo l'argomento, e qualcuno me lo ha anche fatto crudelmente notare (Anonimo, ndr. Tranquillo, ancora non sei riuscito a destare la mia ira. Impegnati di più). E perché ho fatto questo? Per guadagnare tempo e spazio e dedicare un'intera lezione all'impaginazione.
Dunque, cominciamo. Sarò franca: sono mesi e mesi che cerco un modello base, se così possiamo chiamarlo, per impaginare meglio un libro o una tesi, o comunque qualsiasi cosa che richieda un minimo di presentabilità; ebbene, non ho trovato nulla. O meglio, ci sono alcune regole generali, che non tarderò ad illustrarvi, ma alcune caratteristiche seguono le pure preferenze dell'editore.
Ma cominciamo con ciò che possiamo fare noi:

  1. Prima regola e più importante: dovete fare tutto, come al solito, all'insegna della semplicità e della chiarezza. Quindi, qualsiasi editor di testo usiate, evitate caratteri strani, arzigogolati, impossibili da decifrare. Usate i soliti: Times New Roman , Arial, Calibri etc.
  2. Spesso gli editori gradiscono anche avere un minimo di interlinea (spaziatura verticale), per appuntare note,  correzioni... sarebbe consigliabile, quindi, almeno nella copia da inviare ad un editore, lasciare almeno un punto/un punto e mezzo di interlinea. 
  3. Scrivendo i titoli di un capitolo, anche qui, non si esagera mai con la semplicità. Titolo in grassetto, con un corpo maggiore del testo, ma nient'altro. Evitate di scrivere: "Capitolo 1 - Pincopallo e Pallopinco". Basta semplicemente: "Pincopallo e Pallopinco". Insomma, tutto ciò che potete togliere, toglietelo! Inoltre, non c'è necessariamente bisogno di usare un font diverso da quello del testo. 
  4. Ricordatevi di inserire i numeri di pagina, e di lasciare le pagine bianche dove necessario (ad esempio dietro il titolo del libro, per far sì che, dopo la stampa in modalità fronte-retro, non si sovrappongano sulla stessa pagina titolo e testo vero e proprio).
  5. Il corpo del testo non deve essere eccessivamente grande, ma nemmeno così piccolo da impedire la lettura scorrevole. Quindi consiglio una media per la grandezza dei caratteri, che oscilla tra il copro 12 e 16 a vostro piacimento. 

Vi ricordo che tutto queste regole non sono da seguire obbligatoriamente. Io, ad esempio, non condivido appieno quest'idea di semplicità portata all'estremo (come il punto 4), gradisco abbellire, almeno un minimo, i miei lavori. Ma molti sono dell'idea che agli editori questo possa sembrare atto di presunzione, un lavoro che, insomma, dovrebbero fare loro... Ad ogni modo, a voi la scelta. In effetti, sotto un certo punto di vista, è più facile fare annotazioni dove c'è spazio per scrivere e, inoltre, caso mai dovessero accettare la pubblicazione, avranno già materiale su cui lavorare per editare il vostro libro, senza dover riscrivere tutto daccapo o fare troppe modifiche.
Qualunque sia la strada che scegliete di intraprendere, comunque, il mio consiglio personale è quello di non sprecarsi troppo per elaborare i margini da lasciare tra il bordo della pagina e il testo scritto: ho visto che variano molto a seconda della casa editrice. Quindi lasciate perdere, ci penseranno loro (a meno che non richiedano misure specifiche al momento dell'invio).
Infine, vorrei illuminare quelli di voi che non lo sanno sul significato del termine "cartella": ebbene, la cartella è l'unità di misura editoriale, e corrisponde a circa 1800/2000 caratteri, possibilmente battuti in 30 righe di testo (considerato che una riga contiene circa 60 battute). Se utilizzate questo tipo di impaginazione, quindi, non vi dovete nemmeno sprecare a cercare i margini, perché sono automatici nell'editor di testo. A questo proposito, vi lascio anche questo link, che sicuramente, se usate Microsoft Word, potrete gradire.
Come impostare l'impaginazione di Word in Cartelle
Arrivederci a tutti. Nella prossima lezione parleremo delle regole redazionali, ovvero tutto ciò che si può e non si può scrivere, a livello grammaticale ma anche puramente formale. 

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